Il carisma della Suore Terziarie Francescane Elisabettine, nasce nel 1800 da Elisabetta Vendramini, bassanese di origini, padovana di adozione, dichiarata Beata da Papa Giovanni Paolo II nel 1990. Proprio a Padova, nel 1828, fonda la congregazione di suore: il nome "Elisabettine" non deriva però dalla sua persona, al contrario viene scelto per omaggiare Elisabetta d'Ungheria, celebre santa vissuta nel Medioevo.

suore

Sin da giovane, Elisabetta sviluppa una particolare sensibilità nei confronti dei piccoli e degli ultimi. Presso le Terziarie Regolari di Padova, accoglie amorevolmente i bambini orfani ed abbandonati dalle famiglie e diventa per loro una figura materna ed un'educatrice. Si dedica poi all'educazione delle ragazze dei ceti più umili e, col tempo, viene seguita spontaneamente dalle prime compagne che si uniscono alla sua missione. All'educazione si unisce l'assistenza ai malati: il primo gruppo di consorelle da lei guidato visita regolarmente gli ospedali, gli asili, i luoghi della città dove si riuscono gli emarginati e le persone escluse da ogni diritto sociale. Le Elisabettine si sono distinte nel 1836 quando una terribile epidemia di febbre colerica asiatica sconvolge Padova: le suore sono le uniche a prestare soccorso ai malati, nonostante il rischio di contagio.

Seguendo il modello di Gesù e della Beata Vendramini, le suore Elisabettine consacrano la propria vita a Dio e si mettono a servizio della Chiesa e degli uomini, attraverso i voti di obbedienza, povertà (francescane) e castità. Il loro obiettivo quotidiano è vivere l'amore della Trinità, sognando di amare come il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo si amano reciprocamente. Vivono insieme da sorelle in una fraternità aperta al prossimo, all'uomo, creatura da sempre amata e cercata insistentemente da Dio che riversa su lui il Suo immenso amore, nonostante l'allontanamento per la colpa.

suore

Il carisma della congregazione si fonda proprio sull'esperienza profonda dell'amore paterno e misericordioso che Elisabetta ha vissuto nello stupore di riconoscersi, benché peccatrice, "figlia prediletta" di Dio Padre e oggetto della sua Divina Misericordia. Questa consapevolezza porta le Elisabettine a farsi "cuore di Dio" (come Elisabetta d'Ungheria) per l'uomo ferito nella sua dignità, in particolare di chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, al fine di sollevarlo, accoglierlo, consolarlo, medicarlo, istruirlo. L'amore che muove le sorelle della congregazione "fiorisce" in opere di carità, di evangelizzazione, di promozione umana verso ogni fratello affinché egli si riconosca, come Elisabetta, figlio amato e salvato da Cristo e viva secondo la dignità di cui è rivestito. L'amore, ricevuto e donato, si implementa stando in fraternità seguendo l'ideale di San Francesco d'Assisi che ha vissuto la compagnia di fratelli come un regalo di Dio. Per questo motivo le consorelle condividono quotidianamente la vita, il tempo, le gioie, le fatiche, il "pane" e il perdono, per aiutarsi reciprocamente ad affrontare le sfide e gli imprevisti della loro vocazione pastorale e per ricordare, l'una all'altra, il senso del loro serivzio: essere collaboratrici di Dio affinché ogni uomo lo possa incontrare e lo possa riscoprire Padre, essere operatrici di pace, essere in ascolto delle sollecitazioni del territorio e della Chiesa, ricercare la volontà di Dio illuminate dalla sua Parola.

. Tipi di servizio

Le sollecitazioni della Chiesa ridanno vigore alle motivazioni che hanno accompagnato la nascita della congregazione e portano le Elisabettine ad impegnarsi in un'opera di revisione e di aggiornamento della loro presenza. L'attività apostolica delle suore si esprime:

servizio

. Nella pastorale parrocchiale d'insieme.

. Nell'ambito educativo-scolastico (scuole materne, elementari, medie...).

. Nell'ambito educativo-socio-assistenziale (minori in disagio, madri nubili, portatori di handicap, adulti senza fissa dimora, immigrati).

. Nell'ambito infermieristico-assistenziale (malati e anziani nelle strutture, a domicilio e nei dispensari, affetti da lebbra e da AIDS, malati terminali...).

. Presenza internazionale

La famiglia religiosa delle Elisabettine è attualmente presente in:

nazione

bandiera Italia .

bandiera Egitto .

bandiera Kenya .

bandiera Sud Sudan .

bandiera Israele .

bandiera Ecuador .

bandiera Argentina .

 

Per maggiori informazioni si invita il lettore a visitare le altre pagine della sezione suore:
. Introduzione
. Le suore nella storia

Caterina Maria MarraLa prima parte del contenuto di questa pagina è una rielaborazione riassuntiva del libro "Dal passato semi di speranza per il futuro" scritto dalla professoressa Caterina Maria Marra ed edito da Leonida Edizioni. Si consiglia vivamente la lettura integrale del saggio che contiene un'innumerevole quantità di particolari, dettagli, aneddoti, documenti, testimonianze ed immagini che la presente pagina non è in grado di offrire. Il libro può anche essere acquistato online al seguente indirizzo: clicca qui!
Il resto delle informazioni è stato fornito da suor Emerenziana e suor Franca.
Foto: Le fotografie dei quadri sono state scattate da Antonio Giorgi il 13 giugno 2017.
. Altre fonti:
. Wikipedia: Elisabetta Vendramini

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